venerdì 28 aprile 2017

Piccola guida per cucinare in modo sano e leggero

Cucino principalmente per quattro: per più persone in occasione dei pranzi di famiglia per i quali mi viene assegnato il tradizionale compito di preparare l'aperitivo, considerata la mia passione per finger food, buffet e stuzzichini.


Cucino semplice, in modo immediato e casalingo, in particolare cereali integrali, legumi e verdure, ma anche pizza e torte salate. Adoro la pasta integrale con i pesti di verdura che invento al momento con semi, olio extravergine di oliva toscano e parmigiano o, in versione veg, con pangrattato tostato in padella e aglio schiacciato. Farina 00 e zucchero bianco non hanno più posto nella mia dispensa, sostituiti da farina integrale, di tipo 1 e 2 e da zucchero integrale di canna.

Ho scoperto da poco le farine alternative: farro, avena, riso, orzo, ceci... 
Amo riempire la casa del profumo di dolci per la colazione cotti in forno, rustici e sinceri: plumcake, ciambelloni, torte al cioccolato con farina integrale. 
Poca carne rossa, ma poca davvero, selezionata chianina nata ed allevata in Toscana, pollo del contadino e pesce del supermercato, anche se devo ancora imparare a cucinare quello di piccola taglia, alici, sarde, sgombri: è il mio prossimo obiettivo.


Organizzo i menu semplicemente: anche le sole erbe aromatiche che crescono nel mio terrazzo ispirano un piatto di pasta o una morbida focaccia. Solo frutta e verdura di stagione. 
Il tonno in vetro è ancora un vizio a cui non riesco a riununciare, cerco solo di limitarne l'utilizzo. Le uova delle galline dei miei suoceri, per frittate gustose di verdure, ma anche uova bio del supermercato.
Prosciutto cotto e mortadella poche volte l'anno, più spesso prosciutto toscano e speck. 

Il pecorino toscano, parmigiano e ricotta più frequentemente: eliminare i latticini, da più parti sostenuto, al momento non è una scelta facile, anche se il latte vaccino è stato sostituito con il latte vegetale. I miei piatti preferiti sono gli spaghetti con la “pomarola”, la pappa al pomodoro, il pesto con il basilico colto dal mio terrazzo, l'hummus e le sue tante declinazioni, le polpette di legumi, di pane e di buona carne chianina. Una bistecca ogni tanto da buona toscana, la pasta al ragù, un panino al prosciutto, di quello buono. Tanto olio extravergine delle colline toscane, anche nelle mie torte integrali, poco burro, quando ci vuole per tradizione. 



Questa è la mia cucina semplice, da intervallare con qualche gradevolissimo stravizio: abbondanti pranzi domenicali di famiglia gustosi e carichi di sapori, quadretti di cioccolata fondente, patatine fritte ai compleanni, arachidi e junk food agli aperitivi, leggere e croccanti fritture... 

Un semplice quotidiano cucinare, flessibile e aperto ad occasionali e piacevoli trasgressioni che sono lo zenzero della vita, il peperoncino del tempo libero, il pepe dell'essere. 

Altri suggerimenti
Titta
      

mercoledì 12 aprile 2017

Cultura gratis in sei semplici mosse

Una donna di cultura è una donna elegante. La cultura può essere sobria, non ostentata? Si può essere intellettualmente Frugal Chic? Certo che si può.
Vivere con frugale eleganza non ha come fine ultimo il risparmio, ma attiene prevalentemente ad uno stile di vita sobrio e al contempo stiloso e moderno. Anche in campo culturale richiede un cambiamento nelle abitudini ormai consolidate, indirizzato verso comportamenti più sobri, pur rimanendo pienamente inseriti nel contesto sociale in cui si vive. Ne guadagna la creatività, imparando ad informarsi in modo alternativo per scoprire nuovi posti da visitare o vivere esperienze inusuali.


L'accesso alla cultura è sicuramente più democratico oggi rispetto ad un decennio fa. Grazie ad internet, la platea delle persone interressate e curiose si è allargata. Le amministrazioni locali sono più sensibili e l'intrattenimento cuturale è una parte importante dei programmi per le città. Immergersi ogni giorno nell'arte, nella musica, nelle letture, rende infinitamente ricchi e si può essere culturalmente curiosi ed appagare tale curiosità, praticamente a costo zero. Quindi sfruttiamo queste opportunità che ci vengono offerte e che paghiamo con le nostre tasse.

Musica 
Ascolto musica ogni giorno, tutte le volte che è possibile, anche ora mentre sto scrivendo. La radio sul bancone della mia cucina è sempre accesa: cucino, pulisco, “aggeggio” in casa con in sottofondo la radio. Ci sono programmi di musica classica, di blues, solo musica italiana, funky, jazz e permette di spaziare liberamente da un genere all'altro. Che la musica sia colonna sonora della nostra vita. 

Compro solo pochi selezionati cd. In città vengono organizzati concerti ad ingresso libero.

Adoro ascoltare i concerti di musica classica in chiesa, spesso suonata da artisti locali: supportarli nella loro arte è fonte di soddisfazione. Aprirsi ai programmi musicali proposti, anche inusuali per i nostri gusti. Questa estate ho assistito al concerto gratuito che il maestro Nicola Piovani ha tenuto a Festambiente: i miei figli, che ascoltano Rovazzi e Fedez, ne sono rimasti incantati. 
L'unico sforzo da fare è essere costantemente informati, drizzare le antenne per cogliere tutte le possibilità che ci vengono proposte.

Cinema 
Il secondo mercoledì del mese si va al cinema con due euro. Ditemi che non è una opportunità da cogliere al volo. Ci sono poi le rassegne, durante la settimana, che propongono pacchetti di 4 o 5 film a non più di dieci euro. Chi non ne approfitta non ha scuse. Basta che non si lamenti.

Musei e siti archeologici 
Ogni prima domenica del mese i musei statali sono gratis, non dico altro.

Librerie e biblioteche
Ho scoperto da poco quanto è bello, divertente, interessante partecipare alla presentazione dei libri da parte dell'autore. Spesso poi non acquisto il libro presentato, ma prendo spunto per andare in biblioteca a ricercare le opere precedenti e poi scegliere se acquistare.La scorsa settimana ho partecipato ad una rassegna dove si intrecciava scrittura e jazz, parole e musica, con interventi dal vivo di sax e clarinetto. 

Mercati ortofrutticoli del sabato mattina
Sono una miniera di idee di cultura enogastronomica: mi piace concentrarmi ogni volta su un cibo particolare, un tipo di formaggio, una spezia, un aroma, senza fare grandi spese: un solo prodotto su cui costruire il pranzo del sabato.

Associazioni culturali
Seguire le attività delle associazioni culturali della nostra città, ci permette di stare in contatto con ciò che si muove sul nostro territorio. Iscriversi alle newsletters, diventarne soci per sostenerle, seguire gli eventi sui social, mi fa stare costantemente in contatto con ciò che succederà in campo culturale nella mia zona.



La cultura delle piccole cose
Contornarsi di oggetti che abbiano una storia da raccontare è cultura: gli occhiali anni sessanta di mia mamma, l'anello in argento e corallo della nonna paterna, il servito di bicchieri della nonna materna, un fico d'india riportato da un viaggio nel Salento, una lanterna marocchina tutta arrugginita, la pianta di aloe da una spiaggia in maremma, il forchettone in argento scovato al mercato dell'antiquariato vent'anni fa, una lampada da tavolo anni settanta scovata in soffitta, sedie in velluto anni cinquanta ...piccoli oggetti che raccontano di noi, chi siamo, da dove proveniamo, cosa abbiamo visto. Non c'è lusso in questi oggetti, cè storia e cultura.