mercoledì 26 novembre 2014

Pancake allo yogurt...la colazione speciale della domenica mattina, tra pioggia e sole.

Dal venerdì pomeriggio io ritorno me stessa: purtroppo non ha ancora fatto delle mie passioni un lavoro, per cui facendone uno che non c'entra proprio niente con le mie attitudini, mi sento sostanzialmente alienata per tutta la settimana. Ringrazio di poter lavorare in un periodo così difficile e per questo lo rispetto e lo svolgo al mio meglio...ma non fà per me e spero presto di poter cambiare, per scoprire finalmente quale dei miei talenti poter donare alle persone. Solo nel fine settimana riesco a scrivere nel blog: ed è per questo che celebro ogni fine settimana concedendomi, la domenica mattina, delle colazioni speciali.
Questa settimana è stata la volta dei pancakes allo yogurt: mi perdoni l'autore della ricetta, ma non ricordo proprio in quale blog l'ho trovato. Sono riusciti bene e velocemente: li abbiamo gustati con del cioccolato fondente fuso con qualche goccia di latte (nel microonde) e  marmellata di more.

Otto di mattina: fuori piove e la quiete della domenica mattina viene scossa dai tuoni.
I pancakes allo yogurt sono pronti: è il momento della foto per il mio blog...esce il sole inaspettato, come un intruso in una giornata dall'umore già deciso.Invece no, tutto si ribalta...in un attimo...e mi lascio sorprendere.

Ricetta :
1 uovo
115 gr di farina 
60 gr di latte
20 gr di zucchero
80 gr di yogurt
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale.
Mescolare tutti gli ingredienti: si ottiene una crema non completamente liquida ma non troppo densa. E' sufficiente oliare una padella antiaderente (meglio in ceramica) e versare uno-due cucchiai, secondo la dimensione che desiderate per i vostri pancakes.


Backstage di un post
Per le mie foto utilizzo sempre oggetti che ho in casa, nel senso che non capita mai di pensare ad una foto e comprare ciò che manca altrimenti che sfida creativa è?
Il blog per me è questo: allenare la creatività, è la cura all'assenza di creatività del mio lavoro e di tanti anni della mia vita. Creare un post è ogni volta uno sforzo di creatività, di fantasia, di suggestione.
L'alzata su cui appoggiano i pancake è realizzata con una vecchia ciotola per la  pappa dei bambini rovesciata, su cui ho posato un semplice piatto IKEA (acquistato oramai più di dieci anni fà e ancora intatto e moderno).
Il tovogliolo è un regalo della mamma, nel corredo di quando sono andata a vivere da sola.
Le ghiande e le foglie sono del bosco
Il bicchiere di IKEA, quelli proprio economici, che a me piacciono perchè sono piccoli, entrano bene in lavastoviglie e assomigliano a quelli in cui servono l'acqua al bar.

Nespole e Giuggiole KIDS una nota golosa per i bambini: servire i pancakes con del cioccolato fondente sciolto in uno due cucchiai di latte (nel microonde). Si ottiene una crema al cioccolato sana e gustosa.
   
Letizia
  

lunedì 24 novembre 2014

ECO colazione...a scuola: cosa mettere nello zainetto


Una borraccia e una scatola...la colazione a scuola si fa ecosostenibile...
No alla bottiglietta di acqua di plastica usa e getta.
Sì alla borraccia con l'acqua del rubinetto (basta far evaporare il cloro lasciandola riposare per un'ora) o del fontanello comunale.
No alle merendine confezionate, alle patatine, al thè, ai succhi di frutta...
Sì alla schiacciatina comprata dal fornaio ( o meglio fatta in casa leggi la ricetta della focaccia qui ),
alla pita ( trovi la ricetta in questo post ) da farcire con dell'affettato (non più di una volta alla settimana e privilegiando il prosciutto crudo al cotto che contiene meno conservanti) oppure con melanzane grigliate, con la frittata, con pomodoro e maionese fatta in casa (ho imparato a farla in 30 secondi, giuro proprio 30 secondi, presto posterò il link dove ho trovato il procedimento).
Oppure i panzerotti con con pomodoro e mozzarella, con la ricetta della Cri. 
E ancora quadrotti di parmigiano con qualche noce o mandorle.
No alla pellicola trasparente per avvolgere i panini, sì alla carta dei sacchetti che utilizzano nei forni per il pane e sì alla breakfast box.
Semplici gesti, grande risultato: e anche la colazione racchiude un mondo di valori, di tradizioni di casa, di dettagli e attenzione...  
Letizia

sabato 22 novembre 2014

Comprare sfuso...se è possibile


Non ricordo come e perchè è iniziato il mio interesse per l'ambiente e per tutto ciò che è ecosostenibile.
Sicuramente internet ha alimentato la mia curiosità ed in particolare i blog, spesso di autrici donne, dove ho imparato che la vera rivoluzione sostenibile parte dai gesti di tutti i giorni.
Così ho iniziato il mio percorso tra sbagli e conquiste.
Ho acquisito delle pratiche di sostenibilità che oramai sono semplici abitudini a cui non faccio nemmeno più caso nè dedico particolare sforzo: sono solo diventate naturali.
Ecco un elenco:

  • ho eliminato tutta una serie di prodotti per la casa inutili come i rotoloni di carta (sostituiti con il panno in microfibra), la pellicola trasparente (copro il cibo con un altro piatto, o con un canovaccio, o utilizzo per conservare in frigo i contenitori in plastica, quelli buoni, che durano una vita e si lavano in lavastoviglie).
  • la raccolta differenziata non la citerei nemmeno tanto è nella mia normalità quotidiana da anni.
  • non compro più l'anticalcare (utilizzo aceto e acqua calda oppure l'acido citrico che è un ottimo disincrostante), nè il brillantante per la lavastoviglie (sostituito da aceto, oppure acido citrico).
  • l'ammorbidente non l'ho mai usato; al bando gli smacchiatori per il bucato: sono dannosissimi per l'ambiente e i residui chimici rimangono sui vestiti...mettereste mai un cerotto di agenti chimici sulla vostra pelle? Io smacchio con il sapone di marsiglia o con il detersivo liquido bio che acquisto SFUSO...e qui inizia il contenuto di questo post come aniticipa il titolo...
La premessa era doverosa per spiegare che il percorso della sostenibilità è difficile e pieno di ostacoli, perchè i prodotti di uso comune sono reperibili dappertutto, quelli bio e sostenibili vanno cercati...se si prende questa ricerca come un'avventura per scoprire nuovi mondi (negozi naturali, commercianti responsabili, gente simpatica) è anche divertente.
Ho elencato sopra le mie "pratiche di quotidiana ecosostenibilità" acquisite...quella di comprare i prodotti sfusi è ancora in fase di sperimentazione: soprattutto perchè non vivo in una grande città e sono pochi i negozi che vendono sfuso, soprattutto prodotti per l'igiene della casa, dal cui utilizzo si produce una quantità incredibile di plastica.
Ho quindi deciso di fare un passo alla volta e sostituire i prodotti che sto usando (sgrassatore bio che però produce come rifiuto il contenitore di plastica) con un prodotto completamente naturale e SFUSO: una volta terminato vado in negozio (gestito da due bellissime ragazze che non cedono e sostengono con forza le loro scelte) e riempio nuovamente il flacone...con impatto quasi zero, migliorando la mia ...e la vostra qualità di vita.      
Quando poi ho un pò di tempo libero, seguo le indicazioni contenute nel manuale e nella scheda pratica dei detersivi bio allegri .
Tra le mie autoproduzioni puoi trovare nel blog

  1. detersivo lavatrice fai da te
  2. detersivo lavastoviglie fai da te
Letizia



sabato 15 novembre 2014

Novembre e le sue pratiche di quotidiana semplicità (PQS)

PQS di Novembre  


L'autunno vero è arrivato solo da una quindicina di giorni: fino a metà ottobre il clima era ancora sostanzialmente estivo. Ora il sole batte ancora nel centro del giorno: cambia il modo di sfruttare le ore, concentrando la vita all'aria aperta nel dopo pranzo per quanto compatibile con il lavoro, i compiti dei figli, lo sport. E' sufficiente una mezz'ora all'aria aperta, nella pausa pranzo, su una panchina a godersi il sole ancora caldo, o camminare dieci minuti, anche anche nel parco vicino al lavoro, per dare un sapore diverso alla mia giornata, un che di vacanziero negli impegni quotidiani: una contraddizione in testa fatta di voglia di sole e allo stesso tempo di coccole casalinghe, un piumone, una tisana calda, il camino acceso i calzini di lana arrotolati sotto la tutta da ginnastica.
  • A novembre, per me è già tempo di natale.Navigo sul web alla ricerca di idee per addobbare la casa, il terrazzo, per essere pronta l'8 dicembre.
  • Penso a nuove tradizioni familiari.Le tradizioni familiari sono come una rete di protezione, un modo per celebrare eventi speciali, per fare festa. Avere tradizioni familiari aiuta ad aggrapparsi a quel fuocherello di gioia che, se celebrato diventa una festa. Ogni occasione è buona per festeggiare
  • Cucinare gli involtini di verza, la zuppa di farro, la ribollita...
  • Elencare i nomi delle persone a cui invierò un biglietto di auguri di natale, scritto di pugno, in bella calligrafia, magari usando una vecchia penna stilografica...persone che in questo anno mi hanno dedicato il loro tempo, le loro attenzioni, la loro allegria.
  • Iniziare ad elencare i regali di natale, possibilmente da produrre con le mie mani: una crema all'oleolito (donata lo scorso natale alle mi più care amiche leggi questo post e  e anche questo ), i biscotti di pan di zenzero, mazzetti di lavanda (idee decor con la lavanda), sale aromatizzato, preparato per biscotti fai da te...da confezionare e donare. La cucina si trasforma nel laboratorio di babbo natale con le mani in pasta e nell'aria l'odore di cannella e di agrumi.
  • Dipingere di bianco  i rami raccolti nel bosco per accogliere le lucine al led.
Tempo già di attesa...
     






mercoledì 5 novembre 2014

Torta di mele alla crema di ricotta...in versione morbida da dessert

Ho tante ricetta di torta di mele, la maggior parte dal sapore rustico, adatte per la colazione, la merenda , un thè... ma nessuna mi sembrava adatta come dessert da fine pasto. Sabato scorso, invitata a cena da amici, e con la fruttiera piena stracolma di mele, ho pensato di farne un dolce, ma le ricette fino ad oggi usate non andavano bene. Ho tante dispense e dei bei libri di cucina (sfogliare i libri di cucina, quelli belli con le foto luminose e colorate è uno dei miei passatempi preferiti): avevo bisogno di una torta di mele morbida che si potesse magiare con il cucchiaino.
Con la ricetta che vi descrivo in questo post la torta di mele assume una sua delicatezza da dolce da dessert, buona, anche se io continuo a preferire le torte più rustiche e dal sapore deciso.
 
Ingredienti
Per la pasta
300 gr di farina
20 gr di fecola 
150 di zucchero (di canna ma non grezzo,altrimenti la pasta diventa troppo scura)
150 gr di burro
2 uova 
1 bustina di lievito vanigliato
Per la farcitura
500 gr di mele
250 gr di ricotta
80 gr di zucchero
5 cucchiai di yogurt intero cremoso
1 uovo 


Preparate la pasta setacciando la farina con la fecola, la vanillina, incorporate il burro e le uova. Fate una palla e mettete in frigo a riposare per 1 ora (io non uso più la pellicola trasparente, ne posso fare a meno!).
Preparate la farcitura lavorando la ricotta con l'uovo, lo zucchero e lo yogurt bianco cremoso.
Stendete la pasta, ricavate un disco di circa 25 cm di diametro, ponetelo su una teglia rotonda rialzando un pò i bordi (qui uso la carta da forno anche se purtroppo non è riciclabile). Punzecchiate la base e poi versate il composto di ricotta e disponete sopra le fettine di mela.
Si cuoce in circa 40 minuti a 180° (ma dipende sempre dal tipo di forno).
Se accendete il forno dopo le 19.00 durante la settimana  e il sabato o la domenica, il consumo energeitco ricade nella fascia intermedia o più bassa e si risparmia. Vi consiglio anche quando accendete il forno di preparare contemporaneamente più pietanze: con la torta si può cuocere anche una focaccia genovese, della schiacciata croccante, del pane, uno sformato, dei biscotti (biscottoni rustici biscotti al cioccolato,  biscotti integrali all'avena ).

lunedì 3 novembre 2014

Fiori di novembre...




Più che fiori questo mese ho scelto degli arbusti, semplici rami di albero, che già mi immagino con le lucine di natale...o dipinti di bianco in primavera.
E' l'arte della natura, con cui mi piace arredare la casa (vedi anche questo post )

Letizia

domenica 2 novembre 2014

La ballata delle stagioni


Quando abiti in città e vi trascorri anche tutto il tempo libero, ti accorgi del passare delle stagioni quando è l'ora di cambiare il guardaroba e sostituire le magliette di cotone con i maglioncini a collo alto!
Concedersi anche brevi incursioni nella natura, anche una passeggiata al parco e ci si può accorgere della "ballata delle stagioni": i profumi e i colori cambiano.   


Novembre è ancora passeggiare nella campagna per scoprire come cambiano i colori: il verde schiarito dal sole estivo lascia il posto al marrone, al porpora e al vinaccia.  

L'arancio delle bacche spunta tra gli arbusti bruniti.
E le foglie secche crepitano sotto i piedi .
Sono dettagli preziosi di un giorno di autunno.
Buon novembre!

A presto con le pratiche di quotidiana semplicità di novembre...e se vi siete persi ottobre leggete questo post.

Letizia

sabato 1 novembre 2014

Sotto un albero


Forse qualcuno si ricorderà di Candy Candy: un cartone animato degli anni 80 che io adoravo. Mi vestivo e pettinavo come lei: capelli ricci biondi raccolti in due code con nastri colorati, sempre intonati con il colore del vestito...
Quello che mi attirava di questo cartone era la libertà di questa bambina, e le sue avventure che si svolgevano tra le colline, i prati , i boschi...
Candy aveva un suo albero: questo sì che mi piaceva. Un posto tutto suo dove rifugiarsi, arrampicarsi, rimanere da sola. Ho sempre avuto l'istinto del nido, di crearmi uno spazio tutto mio: da piccola il sogno di una casa sull'albero, che non potendo essere realizzato, si traduceva nella ricerca di nicchie, angoli, ripostigli tutti per me dove portare le mie cose ed i miei segreti. Da grande il sogno di una casa e, al suo interno, di uno spazio tutto per me, dove dare forma all'immaginazione.  
Mi piace stare sotto gli alberi: mi sento protetta nel mio mondo da sognatrice.
Sognare, avere ispirazioni, desideri non è frivolo: è solamente necessario...

Per curiosare di come si può vivere sospesi su un albero leggete questo articolo
Letizia