mercoledì 23 dicembre 2015

Meno di 48 ore al Natale....


Finalmente da oggi sono in vacanza per qualche giorno.
Oggi 23 dicembre 2015 inizia il conto alla rovescia: mancano meno di 48 ore a Natale. Ho stilato una sorta di promemoria delle cose da fare per fare.Una lista di priorità, di belle cose da concedermi: sono una tendente al perfezionismo, purtroppo e le liste sono una mia passione...
  • Stamattina ho pulito casa...lo so, non è certo un regalo, meglio un giorno alle terme certo, ma la scelta è strategica: avrò la casa a posto all'incirca fino al 26 dicembre (qui da noi già dopo tre giorni, regna il caos più assoluto)...per cui potrò godermi la casa senza pensare più alle pulizie per un po' di giorni e potrò ricevere visite inaspettate senza problemi.
  • Di solito pranziamo e ceniamo in cucina (ho una grande cucina dove si mangia, si cucina, si chiacchiera), ma per i giorni di festa consumiamo i pasti in sala da pranzo, accanto all'albero illuminato. Piatti semplici, come sempre, ma con un tocco di eleganza: una bella tovaglia, il centro tavola, qualche candela semplicemente appoggiata dentro ad un vasetto di vetro...
  • Musiche natalizie sempre, mattina e sera che fra qualche giorno già dovremmo metterle via...
  • Ho stilato la lista della spesa che farò domani: per il cenone del 24 (che nella mia famiglia è l'evento più importante) preparerò una insalata russa , con l'aggiunta di gamberetti, mentre per il pranzo del 26 dicembre, in campagna insieme a tutti gli amici, preparerò la pappa al pomodoro e un flan di piselli.
  • Ho lavato e rinfrescato i vestiti che indosserò per questi giorni di festa. La scorsa settimana ho finalmente portato dalla sarta ad accorciare il mio vecchio cappotto cammello. Di Max Mara, vintage vero (quando l'ho acquistato, nel negozio Max Mara di Firenze, ero sempre all'Universita!) tenuto nell'armadio per anni senza indossarlo, perchè troppo lungo ed imgombrante. Lo indosserò con le mie decollete rosse (nuove e sfavillanti nonostante abbiano almeno 15 anni), un paio di pantaloni di Zara color caramello acquistati in saldo lo scorso anno. Accorciati di almeno 10 cm sono diventati molto attuali (maschili e corti alla caviglia). Una blusa rossa già presente nel mio guardaroba, rossetto rosso. Riutilizzo, non sperco, ma adoro l'eleganza...



  •  Per il pranzo in campagna: una blusa color crema lunga sui fianchi (nuova e sto già pensando di portarla in spiaggia, la prossima estate, come copricostume), un maglione color caramello, leggings in eco pelle, scarpe da ginnastica e al collo una vistosa collana di strass e pietre colorate (perchè siamo in campagna ma è pur sempre il 26 dicembre...).

Per me stessa
Oggi pomeriggio mi dedicherò finalmente a me: prima di tutto l'impacco per capelli (olio di semi di lino, sui capelli asciutti per almeno 1 ora). Poi lo shampoo come sempre diluito con acqua che altrimenti è troppo eaggressivo e due gocce di olio essenziale di lavanda.
  • Mentre la maschera per i capelli è in posa uno scrub per il viso: olio di mandorle e zucchero di canna. Poi una maschera per il viso  (mescolare mezzo panetto di lievito di birra con un po' di acqua di rose fono ad ottenere una crema morbida ma non troppo liquida, applicare sul viso fino a seccarsi).
  • Una bella doccia calda, breve per non sprecare troppa acqua, con le candele accese.
  • Una messa in piega fai date, con il mio nuovo ferro arricciacapelli (dopo un anno di attesa me lo sono regalato per natale).
  • Una passeggiata lenta, mentre la maggior parte si affanna, un caffè macchiato nella pasticceria più elegante della città, regalarsi la cena già pronta in gastronomia.
Il giorno della vigilia:
  • Una passeggiata di mattina presto, un pranzo leggero che è pur sempre vigilia, del buon vino rosso, un film natalizio. Nel pomeriggio in cucina per la mia insalata russa...
  • E poi finalmente la festa più attesa, tutti insieme intorno ad un albero bianco come la neve, a brindare, ridere, sorridere, ripensare, appisolarsi su una morbida poltrona in attesa della mezzanotte, sorprendersi ancora una volta...
Buon Natale a tutti, davvero, siete sempre di più e mi stupisco...grazie.

Dicembre il mese dei biscotti

 Una carrellata di ricette di biscotti:

biscottini al farro soffiato clicca per vedere la ricetta


biscotti integrali all'avena


biscotti al cioccolato


biscottoni rustici


biscotti senza uova


Accendiamo il forno e prepariamo un thè...

Come sorprendere a Natale con un regalo da scoprire: perchè tutto deve avere un senso...

Un semplice gesto può racchiudere mille significati.
I miei regali, quest'anno hanno più di un significato (e più di un utilizzo).
Il cordoncino bianco può essere conservato nella scatola dei nastri o dei bottoni, riutilizzato per riunire un mazzetto di erbe aromatiche da far seccare e prestarsi poi a mille altri utilizzi.
I peperonicini potranno essere utilizzati per fare dell'olio di oliva piccante.    
   

La foglia di alloro verrà bruciata per scacciare le energie negative (perchè un pò di magia nella vita non guasta mai se praticata con ironia e sano umorismo). 
Al posto della carta regalo ho utilizzato del telo termico per proteggere le piante in inverno. Scartato il regalo il telo può essere riutilizzato per salvare le piante più fragili dal gelo invernale (che prima o poi arriverà...)
E poi finalmnte il regalo che non svelo perchè qualche amica potrebbe scoprire la sorpresa...


Perchè tutto deve avere un senso...questo è quello che sento prepotentemente in questo periodo. La necessità interiore che i gesti quotidiani, le scelte più rituali, le abitudini più consolidate abbiano un significato.
Sono in antitesi alla fretta, al caso, al lasciare che tutto avvenga come sempre è stato. Sono ferma ma allo stesso tempo in azione: perchè svolgo un compito alla volta, anche se il resto va a rotoli, perchè per troppo tempo si da agli altri la possibilità di scegliere al posto nostro o, ancora più subdolamente, scegliamo noi ma per accontentare gli altri. Se davvero potessi dare un senso vero alla mia vita in tanti mi giudicherebbero una sprovveduta...e così, ancora una volta, lascio che gli altri scelgano per me...   


Auguro per questo Natale il coraggio di scelte eclatanti, che lascino a bocca aperta gli altri e il cuore colmo di passione a chi le compie, quel vuoto nello stomaco che si prova nel realizzare le nostre grandi imprese.

Auguri...

Letizia

sabato 19 dicembre 2015

Ravenna in Christmas

N. 4 della mia classifica/calendario dell'avvento 2015 
Ci sono città che ti prendono subito alla prima passeggiata nel centro storico. Altre che si nascondono nella nebbia. E' il caso di Ravenna.
Piccola custode di antichità preziosissime, immersa in inverno in una nebbia insistente e così capace di regalare, allo stesso tempo, colori sorprendenti con i suoi mosaici: lo smeraldo e il blu cobalto della Basilica di San Vitale, del Mausoleo di Gallia Placidia e il Battistero Neoniano. Monumenti immersi in giardini con alberi secolari, che si stagliano nel cielo grigio.
Un centro storico a misura d'uomo e di bambino, dove la maggioranza si muove in bicicletta, con il cestino in vimini per la spesa. Negozi belli, ma non carissimi: fra tutti vi consiglio di entrare da Scooter, abiti contemporanei, linee essenziali, prezzi assolutamente onesti.
Non sono capace di fotografare i monumenti, ho solo catturato immagini che mi incuriosivano   









Posti da non perdere se siete a Ravenna.
Passatelli l'Osteria del Mariani
Il caffè letterario per una cioccolata calda
La piadineria Melarancio per un pranzo veloce 
Ca de Ven per una cena suggestiva.      

mercoledì 16 dicembre 2015

Biscotti di natale zenzero e cannella...senza burro.


Si lo sò, i biscotti di natale devono essere con il burro. Concordo. Infatti ne ho un panetto da 250 gr in frigo che erano mesi che non ne compravo. Ma di ricette di biscotti burrosi ne avrete centinaia.
Io sto provando piano piano, a forza di tentativi, a trovare la ricetta della perfetta frolla senza burro. In questo caso devo dire che mi sto avvicinando: il gusto certo non è lo stesso, però sono sufficientemente friabili e sanno di natale di zenzero e cannella.
Procedimento
In una ciotola versare 220 gr di farina, 10 gr di zenzero in polvere ( 1 cucchiaino),un pizzico di sale, un cucchiaino di cannella, un cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, 80 gr di zucchero integrale di canna setacciato con un colino, 1 uovo sbattuto, 100 ml di olio di semi, 1 cucchiaino di lievito. Formare un impasto piuttosto appiccicoso, farne un panetto rotondo e far riposare in frigo per 1 ora. Dopo il riposo la pasta si sarà indurita: non sarà facile da stendere in quanto non è elastica come la pasta originale. Prendetene un pò per volta e stendetela con il palmo della mano e aiutandovi con le dita fino ad uno spessore di uno due centimetri. Ritagliare le forme con gli stampi da biscotti premendo sulla pasta. Procedete così fino ad utilizzare tutta la pasta del panetto. Adagiare i biscotti su una teglia ricoperta di carta da forno. Cuocere a 180° per 10-15 minuti.

  
In casa profumo di zenzero e cannella: un thè, quattro biscotti, un mandarino. La merenda perfetta.

Letizia

lunedì 14 dicembre 2015

Il regalo perfetto in 3 mosse...e senza spreco.


Regola n.1
Non si fanno regali inutili.
Sono inutili:
  • I regali fatti tanto per...non pensati, non adatti a chi li riceve. Ci sono state occasioni in cui il regalo era così palesemente acquistato all'ultimo momento, così lontano da ciò che mi piace, così perfettamente inutile che mi sarei messa a piangere. Meglio una pianta grassa, un fiore, una bottiglia di vino...ma davvero ancora qualcuno ha soldi da buttare via?
  • I prodotti gastronomici esotici, che hanno percorso migliaia di chilometri per arrivare sugli scaffali dei supermercati. Inutili e dannosi.
  • I bagnoschiuma dai profumi e confezioni improbabili. Meglio una supersaponetta di quelle supernaturali, dagli ingredienti preziosi e avrete anche una storia da raccontare...
Regola n.2
Limitare gli incarti inutili.
Gli incarti inutili sono:
  • Le orribili coccarde che rifilano in ogni negozio. Da boicottare.
  • Il polistirolo e quelle strisce di non so che: ne sono pieni i pacchi natalizi, tutti avvolti nel cellofan. Ma solo a descriverli fanno senso! 
  • Improbabili carte regalo natalizie plastificate: la cara vecchia carta da pacchi rimane sempre la più elegante, che quando si scarta il pacco, va direttamente nel sacco della raccolta della carta.

Regola n.3
Idee ad effetto
  • Facciamo in modo che il regalo valga doppio. Come? Utilizzando delle scatole di cartone, delle belle scatole di cartone: dentro la sorpresa e fuori la scatola, anch'essa parte del dono, che potrà essere riutilizzata per ordinare guanti, cinture, piccole sciarpe, bigiotteria...
  • Regaliamo del buon cibo locale, prodotti gastronomici regionali, semplici, che possano realmente essere consumati: farine macinate a pietra, pasta di grano toscano, sughi di pesce del mar tirreno, marmellate, legumi, del buon vino...mentre non amo regalare i dolci, soprattutto pandoro e panettone (che ognuno si compri il proprio, il preferito...).
  • Nelle scatole, oltre a prodotti gastronomici, si possono mettere dei bulbi di tulipano: quando a primavera fioriranno, qualcuno penserà a noi. 
  • Prepariamo qualche piccolo dono con le proprie mani, ma senza esagerare. Qualche idea? Un barattolo di vetro con l'occorrente per una deliziosa cioccolata calda, bottigliette di vetro con olio e peperoncino; del sale aromatizzato. Da individuare bene la persona a cui fare questi doni: vi giuro che non tutti apprezzano...         
  Per aiutarvi ho selezionato alcuni LINK:
preparato per cioccolata calda
sale aromatizzato   


Torniamo a concederci il piacere di fare regali.
Letizia

domenica 13 dicembre 2015

Cheesecake di Natale

E' l'unico dolce di cui conosco le dosi a memoria e che riesce sempre.
Per cui direi che è un pò il mio dolce, quello che non mi delude mai e piace molto anche ai bambini.


Ingredienti
400 gr di biscotti secchi
230 gr di burro
5 uova
250 gr di zucchero integrale di canna
1 bustina di vanillina
600 gr di formaggio fresco cremoso 

Procedimento
Preparare la base tritando nel mixer i biscotti secchi (tipo le marie per intendersi) con 230 gr di burro fuso. Foderare una tortiera con la carta forno e versare l'impasto di biscotti premendo bene con le mani per creare la base della torta. Creare anche il bordo sempre premendo con le mani, in modo da contenere la farcitura che risulterà un pò liquida. Far riposare la base in frigo e nel frattempo preparare la farcitura. Per la farcitura mettere nel mixer 5 uova con 250 gr di zucchero integrale di canna e 1 bustina di vanillina. Frullare tutto e aggiungere 600 gr di formaggio fresco tipo robiola o formaggio spalmabile e frullare ancora. Versare la crema sulla base di biscotti e infornare a 150° per 1 ora.


martedì 8 dicembre 2015

December Cake: un plumcake basso ai cachi dal sapore vintage


Ingredienti
tre cachi molto maturi (devono essere morbidissimi)
250 gr di farina (125 gr di farina 0 e 125 do farina integrale)
100 ml di olio di semi
80 gr di zucchero integrale di canna
mezza bustina di lievito per dolci bio
(se si vuole ottenere un dolce più ricco aggiungere noci o mandorle tritate)
Procedimento
Privare i cachi della buccia e raccogliere la polpa con un cucchiaio in una ciotola.
Mescolare insieme tutti gli ingredienti ed aggiungere anche la polpa di cachi. Mescolare bene, anche aiutandosi con un mixer se preferite. L'impasto dovrebbe risultare morbido ma non liquido.
Infornare a 180° per almeno 30/45 minuti. poi fare la prova con la forchetta. L'interno rimane comunque morbido e un pò bagnato.


Dolce fatto tre volte e per tre volte diverso...
Dolce strano, molto dolce, vintage, zuccheroso, quasi fondente.
Ho ridotto via via la dose di zucchero rispetto alla ricetta originale che prevede l'utilizzo degli scarti della frutta centrifugata (leggi succo ACE home made ).
A presto con la ricetta dei biscotti all'avena e qualche idea per i pacchi natalizi...

Letizia

lunedì 7 dicembre 2015

Il tempo lento delle vacanze natalizie...ricetta semplice e veloce del pane integrale fatto in casa

Preparare una pagnotta di pane. 
Sì noi donne adolescenti negli anni 80 e studentesse degli anni 90, quando c'era la Milano da Bere e tutto sembrava possibile.
Eppure niente è più facile e più vicino a noi stessi che fare il pane. 
Purtroppo non riesco spesso a prepararlo, non ho tempo. Ma se avete amici a cena, portate in tavola il vostro pane e tutto il resto del menu passerà in secondo piano...  
La ricetta è tratta dal libro di Umberto Veronesi "Verso la scelta vegetariana"


Ricetta del pane fatto in casa con lievito di birra
Sto utilizzando da un pò il lievito madre essiccato di Molino Rossetto, che acquisto alla Coop, ma va benissimo anche il classico lievito di birra in panetti (che vi suggerisco di utilizzare anche per fare un'ottima maschera per il viso...basta preparare una pappina di lievito e qualche goccia di acqua, o acqua di rose, applicare sul viso finchè non secca. Con pochi centesimi avrete una pelle pulitissima e levigata). 


Sciogliere 15 gr di lievito di birra fresco o 7 gr di lievito secco in mezzo bicchiere di acqua tiepida. Fare la fontana con 250 gr di farina 0 e 250 gr di farina integrale. L'impasto deve risultare elastico, morbido ma non appiccicoso. Eventualmente si può regolare aggiungendo acqua o farina.Raccogliere la pasta in una ciotola dopo averla lavorata per almeno 10 minuti. Coprire con un canovaccio e far riposare 1 ora ( ma se lievita di più è ancora meglio).
Mettere nel forno una ciotola resistente al calore con dell'acqua per garantire la giusta umidità e portare alla massima temperatura: a questo punto infornare il pane e dopo 15 minuti abbassare a 180° e cuocere per altri 30 minuti.
E se avete vogli di impastare ancora leggete la ricetta della focaccia genovese, di cui recentemente ho scoperto una nuova ricetta che si discosta da quella tradizionale, ma il risultato di morbidezza è garantito. Spero di postarla presto.
E l'attesa continua...
Un saluto da Nespole e Giuggiole in Christmas. 
   

martedì 1 dicembre 2015

25 pratiche di quotidiana semplicità per arrivare al Natale con eleganza e serenità: il mio personale calendario dell'avvento



Nel rileggere i 25 lussi quotidiani che mi sono concessa in dono un anno fa, mi sono commossa. E' così bello rileggere dopo tanti mesi i pensieri e le parole. Da qualche parte ho letto che quando si prova soddisfazione per qualche cosa creato da noi, la gioia è assolutamente piena e impagabile. Ed è vero: mi sono concessa di essere orgogliosa del lavoro fatto sul mio blog e dell'impegno per migliorare la qualità della mia vita.

2015
IL MIO PERSONALE CALENDARIO DELL'AVVENTO 
1. Ancora prima di fare l'albero e il presepe, dissemino per la casa mandarini, stecche di cannella, rami di pungitopo, vischio ed edera, perchè non c'è niente di più elegante della natura.
2. Concedermi un pomeriggio intero nell'ozio più totale: occhiali, agenda alla mano, tablet per annotarsi tutti gli eventi free (tra cui non perdetevi il 5 e 6 dicembre "Il Mercato nel Campo" in Piazza del Campo a Siena, splendida rievocazione del mercato trecentesco, con la presenza di 150 banchi di eccellenze gastronomiche ed artigianali).
3. Se non possiamo pattinare sul ghiaccio, allora useremo i rollerblade! Un pomeriggio a pattinare, a 45 anni, dite che si può fare? 
4. Visitare una città: per scoprire come si vive l'attesa del natale in un altro pezzetto di Italia, così meravigliosamente sorprendente ogni volta. Uscire dai propri confini e scoprire altri sapori e tradizioni da fare proprie.
5.  Inviare lettere di auguri: quest'anno sono veramente vintage! Ho già i nomi delle persone a cui le spedirò e un pò le invidio per la sorpresa e l'emozione che proveranno nel riceverla. Vorrei tanto trovare una bella busta rossa nella cassetta delle lettere, in un piovoso pomeriggio di dicembre, salire di corsa le scale con il cuore in gola, aprire con curiosità la busta ed avere parole vere da leggere e rileggere quando ci sarà bisogno di farsi coraggio.
6. Preparare i regali autoprodotti: non lasciarli mai all'ultimo minuto, potrebbero non riuscire bene e bisogna avere il tempo di mettere in pratica il piano b.
7. Tirare fuori dall'armadio il little black dress,il Tubino Nero per intenderci, lavarlo stirarlo: ne ho tre, il primo acquistato più di cinque anni fa leggero e svolazzante (perfetto anche come tunica su dei pantaloni neri o leggings e stivaletti con il tacco), uno a tunica (che sta anche sui jeans per un aperitivo con le amiche) e quello vero autentico, un pò attillato e che sta solo ed esclusivamente con le decolletè.
8. Un semplice olio cosmetico, vegetale e biologico può essere un lusso? Direi di sì e anche a basso costo: con meno di 10 euro ingredienti naturali per il benessere e la cura della pelle e dei capelli.
9. Musica e ancora musica: di lunedì e anche di mercoledì, anche mentre sbrigo le faccende di casa, anche quando carico la lavatrice o stendo i panni. E se sono stata buona quest'anno Babbo Natale mi farà trovare sotto l'albero il nuovo dei Coldplay.
10. Scoprire un borgo tra le colline, verso l'imbrunire, quando la luce accesa nelle case filtra dalle finestre piccole e fermarsi a bere un caffè macchiato nel bar del paese.
11. Girare per mercati e acquistare prodotti locali per i cesti natalizi (boicottate quelli già confezionati al motto "Boicotta il pacco"). Basta una scatola di cartone o un cesto di vimini da riempire di buoni cibi locali. Come si faceva una volta...che al mio Babbo, le famiglie contadine, per natale, regalavano polli ancora vivi...
12. Fare il pane in casa, nei tempi lenti delle vacanze natalizie, per gustare ad ogni ora del giorno la "fett'unta con l'olio novo".
13. Prosecco, fiumi di Prosecco Italiano, per brindare agli insuccessi, ai problemi di tutti i giorni, a chi ci ha provato a metterci i bastoni tra le ruote, alla difficoltà di quelle situazioni che ci costringono continuamente a cambiare rotta e rimettersi in gioco. Brindiamo perchè sono la nostra palestra. E se ci prende la risarella da troppe bollicine, tanto meglio.
14. Il concerto di Natale a Teatro insieme ai bambini, che almeno una volta l'anno si sappia che esiste anche la musica classica...
15. E poi ci si può perdere un coro natalizio? Già mi metto in cerca da ora, e se poi è in una chiesa, il battito di cuore e la pelle d'oca saranno dei nostri.
16. In cerca di ricette natalizie: ho il compito di preparare l'aperitivo e antipasto della vigilia e un altro piatto per il tradizionale pranzo in campagna con gli amici del 26 dicembre.Un the caldo, un mandarino, l'agenda e la ricerca inizi...
17. Se la casa risplende delle decorazioni, che lo sia anche all'esterno! Senza arrivare alle esagerazioni americane di luminarie da Luna Park, è sufficiente un filo di luci bianche da accendere la sera, dell'erica e un ciclamino bianco per fare già atmosfera da bosco nordico. 
18. Concedersi un giorno alle terme. Questo sì che sarebbe un meraviglioso dono da concedersi. Io penso proprio di meritarmelo
19. Anche se quest'anno, tra Imu, cedolare secca, Tasi, acconti, spese scolastiche e extrascolastiche ho già speso la tredicesima prima di averla nello stipendio, non rinuncio alla mia annuale donazione all'Ospedale Pediatrico Mayer: perchè pagare le tasse e non avere servizi ci fa sentire poveri, donare per progetti scientifici e per la ricerca, ci fa sentire immensamente ricchi.
20. Penserò al mio babbo, che chissà se riuscirei a confidarmi con lui se fosse ancora con me, ma che anche quest'anno mi ha protetto e mi ha fatto sentire la sua presenza, perfino nel dubbio. 
21. Anche se son passate di moda, indosserò il mio paio di decollete a punta, rosso ciliegia, che con i jeans a zampa, hanno ancora un loro perchè.  
22.Mentre il resto del mondo si affanna per negozi, sta in coda con la macchina, me ne uscirò a passeggiare, stando fuori fino al calar del sole, per poi rintanarmi in casa, a mangiare vellutata di zucca sul divano davanti alla TV per una maratona di film natalizi.     
23. Vivere la giornata così come viene, anche con un pò di malinconia, che immancabilmente, anche per Natale, fa capolino tra i nastri e la carta regalo.  
24. Cucinerò bevendo prosecco che arriverò all'ora della cena già brilla, avrò sbagliato le dosi e chissà che cosa uscirà dal forno.
25. Dormire, dormire: svegliarsi e mangiare pandoro mentre i bambini scartano i loro regali sperando che presto cada la neve.        

domenica 29 novembre 2015

Svegliarsi in Toscana: Barberino Val d'Elsa, una piccola trattoria e due passi tra gli ulivi

Perfetta. In questi luoghi abbiamo passato una domenica perfetta. E' un aggettivo che mi suscita disaggio quando lo sento pronunciare dagli altri, ma in questo caso è davvero l'unico utilizzabile. Come quando organizzi una cosa e riesce così, proprio com'è stata pensata, anche nei colori, nei sapori e nelle suggestioni.
Barberino Val d'Elsa è un Borgo che domina un panorama sulle colline Toscane che, in giornate limpide come la domenica in cui ho fatto queste foto, arriva fino alle montagne (abbiamo visto anche le cime innevate). Pranzo al Campanellino: tortelli ripieni di burrata al sugo di funghi, pici al ragù di cinta, bistecca alla riduzione di balsamico, carpaccio di lingua e per finire tortino al cioccolato. Il tutto seduti di fronte ad una vetrata da cui godersi la vista, tra un sorso di chianti e due risate. In estate apparecchiano sulla terrazza ed il tramonto è imperdibile. 



Dopo il pranzo è necessario camminare.
Da Barberino Val d'Elsa parte una passeggiata molto bella che scende tra i campi verso la valle: da un lato un panorama mozzafiato e dall'altro ulivi, colline, campi e casali toscani.






Se un giorno vi sveglierete in Toscana, passate da queste parti per una passeggiata. Ed è un bellissimo  posto da visitare anche in inverno.

Letizia  

venerdì 27 novembre 2015

Piccoli segnali che il Natale sta arrivando: 4 regole per non cadere nell'usa e getta natalizio


Regola n.1 Home Decor
Evitare di acquistare decorazioni natalizie destinate ad essere buttate alla fine delle feste: meglio acquistare oggetti durevoli, così da crearsi nel tempo una autentica e personale collezione natalizia.
Quest'anno ho scelto un piccolo cervo (cervo?) in porcellana. E stop...per quest'anno sono a posto.
Se vuoi vedere le scelte dei natali passati leggi 

Regola n.2 Albero di Natale
Sempre lo stesso da più di 15 anni.
Da quando ho lasciato casa dei miei genitori non ho più acquistato un abete "vero".
Il mio, sintetico, è ancora bellissimo e gelosamente conservato di anno in anno.
Alto e snello (a chi non piacerebbe esserlo!)
stesse decorazioni da anni eppure sempre diverso, basta un tocco e tutto cambia...

Regola n.3 Regali
Evitate di spendere un capitale, è inutile, dannoso, veramente poco elegante.
Per preparare i pacchi scegliere della semplice carta in tinta unita (grigio perla, marrone, bianca), procuratevi dello spago, foglie, pigne, ramoscelli, fiori secchi, rametti di rosmarino e salvia.
 Utilizzate tutto il tempo che vi rimane per scrivere belle parole...

Regola n.4 Suggestioni Natalizie
Una passeggiata al freddo, con il cappello di lana e qualche ciuffo di capelli che sbuca (come i bambini), litri e litri di buon prosecco italiano, mercati rionali, cercare ogni scusa per festeggiare, concedersi piccoli lussi e attenzioni: un cappuccino nel bar più bello della città, un giro in biblioteca alla ricerca di favole natalizie, musica tutti i giorni...esperienze non usa e getta...


In Nespole e Giuggiole l'Attesa è iniziata 

Letizia

giovedì 26 novembre 2015

Come organizzare una cena in 5 mosse



Come organizzare una cena in 5 mosse
  • Scegliere il menu che preveda un aperitivo in piedi con prosecco, almeno due salse per accompagnare del pane tostato o verdure crude tagliate a fiammifero, anacardi e semi in ciotole, anche spaiate. Un primo non elaborato: tendo ad evitare i tortelli che sono più adatti per un pranzo. Di solito una pasta dal formato particolare: dei paccheri per esempio, un tortiglione, delle chiocciole ed un sugo di verdure (ottimo in questo periodo orecchiette e cime di rapa, un pesto di barbabietola che rende la pasta di un bel color rubino, delle lasagne spinaci e zucca gialla) . Evito il risotto, che comunque è impegnativo da preparare per una cena (anche per voi che ve ne dovete rimanere in cucina a mantecare). Un secondo di carne e pesce (che preveda la cottura in forno da preparare anche prima della cena). Un dolce ad effetto ( cheesecake, creme caramel, tarte tatin, una torta al cioccolato bassa).
  • All'ingresso di casa, posizionate un grande vaso di fiori freschi per dare il benvenuto agli ospiti (sarà la prima cosa che vedranno entrando in casa vostra), in piccoli vasetti sparsi qua e là nel soggiorno, in tavola. Fiori freschi anche in bagno dove, come negli alberghi, metterete dei piccoli asciugamani per gli ospiti arrotolati in un cestino di vimini.
  • Cucinare con ingredienti di cui si possa raccontare una storia: dove sono stati trovati o raccolti, da dove proviene la ricetta, il vino acquistato in qualche azienda durante una passeggiata domenicale. Non necessariamente si deve trattare di cibi lussuosi: ma di cibi che hanno una loro storia, che sono stati protagonisti di una vostra scelta, a cui possono essere associati racconti, aneddoti, così anche la conversazione a tavola sarà vivace.
  • Curare nei dettagli l'apparecchiatura: questo non vuol dire acquistare una nuova tovaglia, bicchieri per l'occasione, un centrotavola già pronto. Significa conoscere le regole dell'apparecchiatura, quelle dell'ormai obsoleto galateo, che anche se si apparecchia con le posate di tutti i giorni sappiamo esattamente come posizionarle in tavola. Sempre un bicchiere per l'acqua ed uno per il vino, a meno che non si tratti di una cena informale pizza e birra.
  • Mai mettere in tavola l'acqua in bottiglie di plastica: a parte aver ridotto drasticamente il loro acquisto (io bevo acqua del rubinetto e tutta la famiglia acqua del fontanello gentilmente offerta (si fa per dire, io pago tasse salate!) dal sindaco. E' sufficiente avere delle brocche, semplici, da riempire e mettere in tavola.      
Pochi dettagli di sicuro effetto...

Letizia

lunedì 23 novembre 2015

Pesto di semi di zucca, prezzemolo e basilico (le ultime foglie della mia piantina)




Ingredienti
Una manciata di semi di zucca
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di parmigiano
un mazzetto di prezzemolo
una decina di foglie di basilico
un pizzico di sale
un cucchiaino di aceto balsamico
olio q.b. a rendere l'impasto cremoso.

Procedimento: tutto nel frullatore o mixer fino ad ottenere una crema densa ma abbastanza omogenea.
Si può sostiture il pangrattato con del pecorino e aggiungere se piace una acciuga oppure qualche cappero.


Approfitto di questo post per parlare del mio modo di "bloggare": e la necessità viene da una riflessione che si sta facendo largo tra i blogger americani e del nord d'europa riconoscibile dallo slogan "Social Life/Real Life". Sono reali le suggestioni di vita quotidiana che arrivano da certi blog? 
Premetto che la mia vita è cambiata da quando ho scoperto il mondo dei blog: ricette viaggi, vite, storie da scoprire, suggestioni di vita (quasi) vere da tutto il mondo. Influenze scandinave, tedesche, francesi, sudamericane...
Pochi i blog italiani che mi appassionano davvero, la maggior parte sono blog di cucina.
Tuttavia quello che ho notato da subito, è stata la perfezione delle foto, degli allestimenti: vite perfette, quasi dimostrative del tipo "guardate un pò come sono bravo..."
Questo tipo di blog, pure stilisticamente bellissimi, curati, espressione di grande attenzione ai dettagli, mi ha sempre messo un pò a disagio, quasi un senso di inadeguatezza, tipo quella che i pubblicitari vogliono provocare in noi di fronte ad acquisto (bè se non hai questo o quello oggetto non sei nessuno.... oppure "costa SOLO 300 euro" ovverossia un terzo dello stipendio di milioni di persone...).
L'ho vissuto come un limite all'inizio, questo perfezionismo: è vero il cibo deve essere ben fotografato per essere appetibile, con questo sono d'accordo. Tuttavia per lungo tempo è stato un limite per me e per le mie foto non ritoccate, per le luci non sempre giuste.
Tuttavia negli ultimi tempi si è sviluppata una nuova corrente di blogger che evidenziano, con le imperfezioni, la verità dei contenuti che esprimono, tanto che a confronto i blog iperperfezionisti iniziano ad apparire asettici e impersonali. Ne sono felice, mi sento più a mio agio.
Quando pubblico un post nel mio blog penso sempre al fatto che un giorno possa mai vergognarmi di quello che ho scritto, per l'eccessiva superficialità, soprattutto in questi giorni i in cui siamo chiamati a profonde riflessioni.
Le ragioni che mi spingono a portare avanti il mio blog sono del tutto egoistiche: è uno strumento che mi obbliga ad essere creativa, perchè ho seppellito la mia creatività sotto una coltre di regole e doveri per lungo tempo. Per questo non ho scopi dimostrativi, non mostro solo la parte più bella di me. Nel mio blog non troverete foto spaziali, luci o effetti speciali. Fare foto è uno sforzo creativo ma deve catturare per quanto possibile un momento e una luce reali. La mia tendenza a rimuginare sui fatti e sulle persone, sui loro comportamenti, sulla mia vita e su come vorrei che fosse, è stemperata dalla ricerca di una ricetta, dalla voglia di condividere le mie scoperte su come risparmiare, o condurre una vita piena ma non consumistica.
Questo è il mio blog.        
 Letizia