giovedì 30 novembre 2017

Il mio personale calendario dell'avvento: pratiche di quotidiana semplicità natalizia


Ogni anno stilo sul mio blog l'elenco di 24 pratiche di quotidiana semplicità natalizia.

Ecco ciò che vorrei mi regalasse l'attesa di questo Natale.

1 Dicembre. L'aria è pungente. Le piante sul terrrazzo hanno bisogno di riparo. La casa si fa rifugio. Dai vetri delle finestre intravedo i primi segnali che il Natale sta arrivando.

2 Dicembre. Passare un giorno intero con l'amica del cuore: senza figli e mariti, per riscoprire quell'indole adolescienziale mai sopita, tra risate e autentiche confidenze.

3 Dicembre. Visitare una grande città, per vivere da osservatrice il dinamismo e la frenesia metropolitana, facendosene inebriare e tornare in provincia con il mal di testa e i sintomi da post sbornia cittadina.

4 Dicembre. Spedire i biglietti di auguri natalizi: è una tradizione che ho riscoperto da qualche anno. Non lo fa più nessuno oramai. Io immagino il viso di chi lo riceverà e i suoi occhi pieni di sorpresa e non ho più dubbi. Faccio la mia lista, l'ennesima lista natalizia, scelgo i biglietti ed esco ad imbucare i miei messaggi.

5 Dicembre. Il solito giro al mercato prima dell'ufficio, assume un sapore diverso: anche tra i banchi si respira atmosfera di festa. Riempo la borsa di tela con arance e mandarini. La notte tra il 5 e il 6 dicembre si festeggia S.Nicola. Nei paesi nordici e dell'est europeo i bambini usano lasciare le scarpe fuori dalla porta di casa per ritrovarle la mattina dopo piene di piccoli doni.

6 Dicembre. Oggi scrivo le mie liste: delle persone a cui voglio fare un regalo, delle cose belle da fare, dei film da vedere, dei concerti, dei mercatini, dei piatti da cucinare.

7 Dicembre. La sera del 7 dicembre è una sorta di vigilia: dal garage sono arrivati scatoloni pieni di decorazioni, che aspettano di trovare ancora una volta la loro collocazione. Si accende il fuoco, qualche candela, si scalda la pizza nel forno e si mangia seduti davanti alla tv, sprofondati sul divano a guardare insieme una commedia, di quelle belle che ti fanno sentire più leggero.

8 Dicembre. Il giorno dei grandi lavori: a sera la casa avrà un nuovo aspetto.

9 Dicembre. Boicotto gli acquisti natalizi del fine settimana dedicando ai regali una mezz'ora , ogni giorno, per vivere a pieno il piacere di scegliere e per avere la libertà di scegliere davvero. Inverto la rotta: come ogni anno mentre gli altri accellerano, io rallento, cucino ciambelle speziate, biscotti alla cannella e mi impongo di non sprecare e di non comprare l'inutile.

10 Dicembre. Quest'anno sarà il trionfo dall'hand made. Qualche idea: un cestino di biscotti in cui mettere cantuccini tradizionali e al cioccolato, del sale aromatizzato, uno scrub fai da te, marmellate.


11 Dicembre. Andrò in biblioteca a scegliere un libro da leggere durante le vacanze: un romanzo, magari ambientato a Parigi, una storia coinvolgente che mi prenda nei lunghi pomeriggi di dicembre; o un libro di fotografia magari della grande Tina Medotti.

12 Dicembre. Vorrei visitare un borgo, all'imbrunire, in quell'ora magica in cui la luce sprofonda nella notte. Perdersi per i vicoli con il cappello di lana tirato giù sulle orecchie che quasi copre anche gli occhi, il naso gelato. Trovare un vecchio negozio di alimentari, la proprietaria coi cepelli argento e il grembiule legato in vita che mi offre qualcosa da assaggiare e tornare e casa con pane fresco, formaggio e del buon vino rosso. Murlo è stato eletto come uno dei borghi più belli d'Italia. Magari ci faccio un salto.

13 Dicembre. Si festeggia Santa Lucia e si accendono candele.

14 Dicembre. Gli anni scorsi avevo una gran voglia di intimità, di rintanarmi, anche di una buona e sana dose di solitudine. Questo Natale ho voglia di festa, di stare tra la gente, con leggerezza e anche frivolezza. Non mi perderò un aperitivo ed andrò a tutte le cene a cui mi inviteranno. Oserò con una gonna lunga fino ai piedi, o con un vestito stampato.

15 Dicembre. Tra le cose che voglio imparare a cucinare durante le feste c'è la trippa, sì proprio la trippa, piatto tipico toscano, per niente “elegante”, rustico: non è un piatto per tutti i palati. Eppure, al posto di mousse o crespelle, io cucinerò la trippa, per ricordare anche il mio babbo, che di trippa si sarebbe sfamato a colazione pranzo e cena.

16 Dicembre. Come ogni anno porterò i miei figli al concerto di Natale, perchè sappiano che esiste sempre un'alternativa a Fedez e Fabio Rovazzi.

17 Dicembre. Ripasso del regole del bon ton del ricevere: forchetta a sinistra, coltello a destra almeno due bicchieri, uno per l'acqua e uno per il vino. Non importa se piatti e bicchieri sono scompagnati, anzi rende la tavola più informale, ma le regole fisse, quelle vanno sempre osservate. Il centrotavola non deve mai essere ingombrante o rendere difficile la conversazione tra i commensali.


18 Dicembre. Ed ora si fa sul serio: la settimana prima della vigilia è iniziata. Penna alla mano, preparo la lista della spesa per la cena del 24. Per il pranzo di Natale, in campagna dai miei suoceri, porterò il tronchetto al cioccolato. Nella lista, tra gli ingredienti per le ricette natalizie, pasta, frutta, verdura e formaggio per la sopravvivenza settimanale, troverò il posto per un cibo confortante e una bottiglia di prosecco.

19 Dicembre. E' il momento di preparare i regali fai da te. Alcune idee? Raccogleiere in un vasetto di vetro gli ingredienti secchi della ricetta dei muffin e aggiungere un biglietto con le indicazioni degli ingredienti da aggiungere, oppure un preparato per realizzare la cioccolata calda speziata, del sale aromatizzato, uno scrub hand made con sale grosso e olio di mandorle.

20 Dicembre. Vorrei una tavola apparecchiata in stile nordico: tovaglia bianca, porcellane, semplici bicchieri, qualche rametto di abete, bulbi in fiore, e il tovagliolo raccolto con un semplice filo di spago e un rametto di bacche.

21 Dicembre. E' giovedi ed è tempo di riflessioni: mi chiederò quale sarà stato il sentimento predominante di questo 2017 che sta finendo. Risponderò la gratitudine, per chi mi ha concesso una seconda possibilità, per chi ha continuato a credere quando io dubitavo, per chi è stato ad ascoltare , per chi ha avuto la certezza da subito che tutto si sarebbe risolto. Grazie.

22 Dicembre. Sarà stata l'estate rovente, ma quest'anno ho voglia di neve.

23 Dicembre. A questo punto posso esprimere i miei desideri: vorrei solidità, il dono dell'imperturbabilità e del senso dell'umorismo. Mi piacerebbe sganasciarmi dal riedre più spesso, ironizzare su certe questioni che il mio ego fa sembrare importanti.

24 Dicembre. Oggi ce la prendiamo con comodo: il caffè scende a fiumi, in cucina regna il caos tra farina, burro, accendi il forno spengi il forno, bottiglie di prosecco già aperte alle 4 di pomeriggio, l'euforia dell'attesa di una cena in famiglia, l'aspettativa di cibi buonissimi provenienti dalle cucine che più amo.

Buon Natale



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