Ho voglia di cose belle da fare.
Di
stilare una to do list e depennare ogni giorno una voce. Scelgo la
leggerezza per questo autunno che mi sta accompagnando verso il
Natale: io, che di mio sono di una pesantezza talvolta imbarazzante,
pessimista per natura, con una autostima vacillante, mi impegno a
sostenere la leggerezza dell'essere. Lasciando i sensi di colpa a
raggomitolarsi in un angolo, come fili di lana, appoggio chi si
fregia di sano egoismo, e lo imito, per imparare.
Lascio l'impegno a chi è emotivamente
più pronto e scelgo per me una giusta dose di frivolezza.
Me la
concedo in dosi omeopatiche per non farne indigestione e per non
indurre chi mi sta vicino, a credermi del tutto rimbecillita.
Ho cose belle da fare
- Alleggerire i capelli in modo del tutto naturale e a costi ridottissimi. Ho imparato molto sul blog Cami al Naturale, che vi consiglio di seguire, perché condivide moltissimi spunti per curarsi con pochi prodotti. Ad esempio, per idratare i capelli, una maschera di yogurt e sciroppo di agave. Oppure un impacco pre shampoo con olio di jojoba, aloe e olio essenziale di tea tree. Utilizzare uno shampoo senza parabeni, sles e siliconi. Io sto utilizzando quello di Equilibra all'aloe vera: non è certificato icea, sembra tuttavia avere buone caratteristiche e un ottimo rapporti qualità prezzo.
- Secondo il sito MoneySurfers.com ci possiamo ogni giorno drogare di felicità: la dopamina per l'euforia, facendo una lista di obiettivi raggiungibili e perseguirli fino alla loro realizzazione; la serotonina per il buonumore praticando ogni giorno la gratitudine per quello che si ha; l'ossitocina con l'affetto attraverso gli abbracci, le carezze e il contatto con le persone che si amano; meditando come antistress; l'adrenalina, rompendo la routine e abbandonando la nostra comfort zone; le endorfine, coltivando il nostro benessere ridendo, sorridendo e mangiando cioccolata.
- Illuminare la pelle del viso con uno scrub facile facile: olio di jiojoba e zucchero di canna oppure olio di mandorle e bicarbonato.
Stare in cucina con leggerezza,
abbandonando le aspettative da food blogger, pensando di dover
stupire con piatti eccezionali, ma onorando le semplici ricette di
casa, con gli ingredienti che possano piacere ai bambini,
recuperando un sano utilizzo del burro, perché i dolci vengono più
buoni.
Sognare di passare un fine
settimana a Venezia, con il freddo, la nebbia, per scoprire qualcosa
di magico in fondo ad una calle, attraversando un ponte, entrando in
un palazzo storico. Se volete sognare con me leggete la city guide su Venezia della blogger Valeria Necchio cliccando qui.
Cercare nuovi riti autunnali che
possano arricchire le giornate, creando storie da raccontare, con un
desiderio profondo di onorare e celebrare ogni singola giornata.
Serve poco: una poltrona accanto alla finestra dove batte il sole
nel pomeriggio, per leggere riscaldati dai raggi che filtrano dai
vetri; la pila di libri preferiti accanto al letto. In generale
vorrei aggiungere ai rituali giornalieri quel qualcosa di speciale
che li impreziosisca di significato.
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