mercoledì 15 marzo 2017

Rimettersi in forma dopo l'inverno: consigli pratici a costo (quasi) zero.

Rimettersi in forma dopo l'inverno: consigli pratici a costo (quasi) zero.

Riflettevo sul fatto che:
pur avendo innegabilmente bisogno di una remis en forme, tutti i miei propositi svaniscono al momento in cui, con in mano la forchetta, avvolgo gli spaghetti al pomodoro e avvicino quel groviglio perfetto alla mia bocca;
non esiste domenica senza un bicchiere di chianti rosso;
l'aperitivo del venerdì perde la sua identità senza le arachidi;
il buon senso comune mi spingerebbe verso la palestra più vicina.

Ma io e il buon senso comune non abbiamo un buon rapporto. Bé a dire il vero nemmeno con le palestre: quando alle diciotto, la maggior parte esce frettolosamente dal lavoro per andare a sfiancarsi sul tapis roulant, io sto già pensando a cosa cucinare per cena, con due libri di ricette sul mio vecchio tavolo di cucina.


Tuttavia non ho un patrimonio genetico di Jane Fonda e per combattere la legge di gravità scelgo di camminare. E' gratis, non è richiesto nessun abbigliamento specifico, bastano le mie vecchie Adidas, leggings grigi, una t-shirt bianca e la mia decennale felpa blu, che ha affrontato di tutto, viaggi in traghetto verso la Grecia, appallottolata sotto la testa ha assolto il ruolo di cuscino per le pennichelle primaverili sulla spiaggia, coperto le mie spalle nelle sere stellate in campagna. Eppure resiste.
Ripenso poi a i vari abbonamenti fatti in palestra e mai realmente utilizzati, ai soldi spesi, alle tessere magnetiche mai utilizzate...e cammino ancora più veloce, perché la mia parte frugale mi fa sentire pesantemente in colpa.


Come canta Vasco: “poi ho camminato tanto e fuori c'era un grande sole e non ho più pensato a tutte quelle cose”.
Camminare cura anche l'anima, lo spirito, le paturnie, comunque le vogliate chiamare.
Io non cammino solo per sport, ma come stile di vita: svolgo le commissioni a piedi quando possibile, non faccio spese gigantesche e acquisto ciò che serve fresco ogni giorno. Anche uscire per comprare il pane, allungando il tragitto per raggiungere la bottega, è attività fisica quotidiana.
Ho tutta una mia filosofia sull'attività fisica che non contempla la palestra, ma è parte della mia vita quotidiana. Comprendo l'importanza di frequentare un corso a pagamento per apprendere una disciplina, yoga, pilates, arti marziali, ma pagare per correre su un nastro scorrevole o fare gli addominali con la musica sparata a mille e un istruttore che ti urla contro, ha dell'assurdo. Per quanto mi riguarda naturalmente, si tratta di considerazioni del tutto personali (nota per i personal trainer che si sentissero offesi dalle mie parole).
Il camminare regala un maggior senso di appartenenza alla propria città: conosco esattamente i migliori percorsi, ho intessuto relazioni, ho scoperto angoli sconosciuti che difficilmente avrei scoperto se non me ne andassi a spasso a piedi. C'è quasi un che di avventura e di escursione. Basta farsi un po' stupire.
La giornata appare incompleta senza una passeggiata o anche solo il giro dell'isolato.

E poi la bici: è esercizio fisico di tutto rispetto, permette di stare a contatto con la natura, se si hanno ha disposizione piste ciclabili fuori città.

La mia mamma raccoglie legna per il camino
Impegnare il mio tempo libero del fine settimana in attività all'aria aperta mi fa sentire un po' signora di campagna, in particolare sfruttando i tempi delle raccolte. Funghi in autunno, asparagi in primavera, more d'estate e fiori ed arbusti in tutte le stagioni. E' un modo bello, poetico e sano per prendersi cura di sé.

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Buona passeggiata.

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