Rimettersi in forma dopo l'inverno: consigli pratici a costo (quasi) zero.
Riflettevo
sul fatto che:
pur
avendo innegabilmente bisogno di una remis en forme, tutti i miei
propositi svaniscono al momento in cui, con in mano la forchetta,
avvolgo gli spaghetti al pomodoro e avvicino quel groviglio perfetto
alla mia bocca;
non
esiste domenica senza un bicchiere di chianti rosso;
l'aperitivo
del venerdì perde la sua identità senza le arachidi;
il
buon senso comune mi spingerebbe verso la palestra più vicina.
Ma
io e il buon senso comune non abbiamo un buon rapporto. Bé a dire il
vero nemmeno con le palestre: quando alle diciotto, la maggior parte
esce frettolosamente dal lavoro per andare a sfiancarsi sul tapis
roulant, io sto già pensando a cosa cucinare per cena, con due libri
di ricette sul mio vecchio tavolo di cucina.
Tuttavia
non ho un patrimonio genetico di Jane Fonda e per combattere la legge
di gravità scelgo di camminare. E' gratis, non è richiesto nessun
abbigliamento specifico, bastano le mie vecchie Adidas, leggings
grigi, una t-shirt bianca e la mia decennale felpa blu, che ha
affrontato di tutto, viaggi in traghetto verso la Grecia,
appallottolata sotto la testa ha assolto il ruolo di cuscino per le
pennichelle primaverili sulla spiaggia, coperto le mie spalle nelle
sere stellate in campagna. Eppure resiste.
Ripenso
poi a i vari abbonamenti fatti in palestra e mai realmente
utilizzati, ai soldi spesi, alle tessere magnetiche mai
utilizzate...e cammino ancora più veloce, perché la mia parte
frugale mi fa sentire pesantemente in colpa.
Come
canta Vasco: “poi ho camminato tanto e fuori c'era un grande sole e
non ho più pensato a tutte quelle cose”.
Camminare
cura anche l'anima, lo spirito, le paturnie, comunque le vogliate
chiamare.
Io
non cammino solo per sport, ma come stile di vita: svolgo le
commissioni a piedi quando possibile, non faccio spese gigantesche e
acquisto ciò che serve fresco ogni giorno. Anche uscire per comprare
il pane, allungando il tragitto per raggiungere la bottega, è
attività fisica quotidiana.
Ho
tutta una mia filosofia sull'attività fisica che non contempla la
palestra, ma è parte della mia vita quotidiana. Comprendo
l'importanza di frequentare un corso a pagamento per apprendere una
disciplina, yoga, pilates, arti marziali, ma pagare per correre su un
nastro scorrevole o fare gli addominali con la musica sparata a mille
e un istruttore che ti urla contro, ha dell'assurdo. Per quanto mi
riguarda naturalmente, si tratta di considerazioni del tutto
personali (nota per i personal trainer che si sentissero offesi dalle
mie parole).
Il
camminare regala un maggior senso di appartenenza alla propria città:
conosco esattamente i migliori percorsi, ho intessuto relazioni, ho
scoperto angoli sconosciuti che difficilmente avrei scoperto se non
me ne andassi a spasso a piedi. C'è quasi un che di avventura e di
escursione. Basta farsi un po' stupire.
La
giornata appare incompleta senza una passeggiata o anche solo il giro
dell'isolato.
E
poi la bici: è esercizio fisico di tutto rispetto, permette di stare
a contatto con la natura, se si hanno ha disposizione piste ciclabili
fuori città.
La mia mamma raccoglie legna per il camino |
Impegnare
il mio tempo libero del fine settimana in attività all'aria aperta
mi fa sentire un po' signora di campagna, in particolare sfruttando i
tempi delle raccolte. Funghi in autunno, asparagi in primavera, more
d'estate e fiori ed arbusti in tutte le stagioni. E' un modo bello,
poetico e sano per prendersi cura di sé.
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Buona
passeggiata.
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