venerdì 27 ottobre 2017

Penne integrali ai funghi e zucca gialla. Ode all'imperfezione.

Parlo di imperfezione. Io, così attenta ai dettagli, inneggio all'imperfezione.
Perchè l'imperfezione ci rende liberi, liberi di prestare attenzione a ciò che più ci rende completi.
La perfezione è una lusinga del consumismo, dei pubblicitari, di chi vende: la perfezione, così sbandierata a legge dei nostri tempi, preme sul nostro senso di inadeguatezza. Ogni pubblicità mira a farci sentire non adatti, ogni corpo di donna ritoccato al photoshop ha questo intento.

E' così che tante donne sono cadute nella trappola: io compresa.

Se gli altri mi riconoscono, allora esisto: che importa se il livello si fa sempre più alto, se si sta dimenticando chi siamo, se si corre tutto il giorno.
Non faccio altro che parlare con donne che ripetono in continuazione il loro giornaliero sacrificio, che osannano il loro essere sempre di fretta: è vero che una donna fa un percorso ad ostacoli per svolgere un lavoro con competenza e seguire la propria famiglia. Mi chiedo se sia diventata una coperta sotto cui nascondersi, sotto cui celare il nostro essere davvero donna.
Io sono una di quelle donne consumata dal perfezionismo per anni, che coraggiosamente, perchè guardate che di coraggio ce ne vuole, ne sta uscendo. Con grande soddisfazione.

Parlo di coraggio, perchè la maggior parte guarda storto, pensa che tu abbia qualcosa di strano, quando ammetto che mi prendi del tempo per me tralasciando per quanto possibile ciò che mi spinge verso la perfezione, che stiro solo l'essenziale aderendo alla campagna dell'accettazione sociale dei vestiti stropicciati.

Come ritaglio il tempo da dedicarmi? Non ho una casa perfetta, ho rallentato sul lavoro, ho fatto pulizia di tutte quelle abitudini che portavano via tempo prezioso, passo meno ore alla televisione, faccio della spesa settimanale un momento di creatività, un passatempo nello scegliere anche al super, prodotti di qualità, sbrigo le commissioni a piedi intanto mi faccio una passeggiata, rimando ciò che è rimandabile, mi alzo presto la mattina, ho un guardaroba semplice fatto di pezzi basici che mi preparo in un attimo.

Ho smesso praticamente di stirare, il grembio per la scuola non è più perfetto. Ma è pulito, lavato con amore, con il detersivo agli agrumi biodegradabile, che non fa male alla pelle, che quando il flacone finisce si riempie di nuovo, senza sprechi.
E' un viaggio all'inverso quello dell'imperfezione, controcorrente e solitario: con i miei chiletti in più, i vestiti accostati con creatività perchè ho un guardaroba ridotto e qualcosa devo pur inventarmi.

E' un percorso verso il coraggio, perchè si osa, ci si butta in una avventura prima di essere perfettamente preparata, ad affrontare un nuovo lavoro accettando di dover imparare, di essere l'ultima arrivata, con la libertà di non volere dimostrare niente ma confidando in se stessi, riponendo il proprio ego dietro le spalle e facendo in modo che le persone intorno conoscano davvero il proprio io più autentico.

E adesso vi lascio una ricetta semplice semplice, per un primo autunnale che richiama al cambio di stagione, quando l'ambiente che ci è più familiare si riveste di toni caldi e preziosi.


Penne integrali ai funghi e zucca gialla
Ci occorre
penne integrali di grano italiano
una vaschetta di funghi champignon
metà di una zucca gialla media
sale pepe olio parmigiano
Procedimento
Cuocere separatamente i funghi e la zucca.
In una casseruola far rosolare un aglio schiacciato con la sua buccia, e un battuto di prezzemolo e timo. Poco dopo aggiungere i funghi lavati, e tagliati a piccoli pezzi. Lasciare andare per circa una decina di minuti. Togliere l'aglio e aggiungere due tre cucchiai di vino bianco, o di brodo vegetale. Portare a cottura.
Tagliare la zucca a tocchetti e metterla a cuocere in una padella con olio e una tazzina di acqua. Cuocere finchè non si sfalda con la forchetta.
Scolare la pasta e condirla con la zucca e i funghi, impreziosendola con olio piccante e una spolverata di parmigiano o del pecorino a scaglie.


Anche il mio blog è imperfetto: ne parlo in questo post , dove spiego perchè questo spazio è così come vedete.


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