mercoledì 9 settembre 2015

Il quaderno della gratitudine


Non ringraziamo mai, almeno non veramente. Diciamo grazie tante volte al giorno, come gesto di cortesia, a sconosciuti e non, a qualcuno che ti fa un favore.
Il ringraziamento vero è diverso: è gratitudine...   
Difficilmente ascolto persone che hanno il dono della gratitudine. Io di certo non ci sono nata, non l'ho imparato crescendo... l'ho scoperto da adulta e spesso lo dimentico. 
La gratitudine, il ringraziare per ciò che si ha, è la chiave di volta per noi pessimisti cronici, talvolta lamentosi, sempre in attesa di qualche cosa che non si è ancora realizzato. 
Tutto lecito: avere ambizioni e progetti è per noi vitale. Ma intanto? Intanto dobbiamo ringraziare ed avere gratitudine per ciò che abbiamo.
Un quaderno della gratitudine può essere di aiuto: i primi tempi io non sapevo da dove iniziare. Pagina vuota, passano 5-10 minuti e non avevo ancora scritto niente. Possibile? Certo se non si pensa veramente a ciò per cui siamo grati. Pensiamoci...torniamo all'origine, all'essenza...siamo grati per avere un tetto sulla testa che ci protegge dal freddo, noi e i nostri figli, grati che viviamo in un paese in pace, che non siamo costretti a traversare il mare per sentirci più sicuri, grati della libertà, che noi donne possiamo scegliere quali vestiti indossare e denunciare l'uomo che ci maltratta, grati che se nostro figlio sta male a 5 muniti di auto c'è un ospedale, che se ho bisogno di un antibiotico porto la ricetta in farmacia e dopo 15 minuti sono già nella mia bella casa calda con il bicchiere di acqua in mano a prendere le mie medicine, che ho solo aperto il rubinetto e l'acqua è scesa limpida pulita disinfettata, noi che siamo nati dalla parte fortunata (intendo economicamente) del mondo.
Scriviamo tutti i giorni sul quaderno della gratitudine almeno 5 ringraziamenti: facciamolo tutti i giorni per almeno 21 giorni (che pare sia il numero di giorni necessari perchè un nuovo comportamento diventi una abitudine acquisita).
Ringraziamo tutti i giorni per le piccole cose che abbiamo: anche per il caffè della mattina, se finalmente fa più fresco, se abbiamo cibo da cucinare. Allenarsi alla gratitidine aiuta " a vedere il lato positivo delle cose, a fare paragoni vantaggiosi, ad apprezzare ciò che si ha. E' una terapia miracolosa. Nessun effetto secondario. Nessuna controindicazione" (tratto da Quaderno di esercizi di allenamento alla felicità di Yves-Alexandre Thalmann.).
   

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