sabato 26 settembre 2015

Pratiche di semplicità quotidiana per vivere l'autunno con eleganza e armonia


Il 21 settembre è ufficialmente finita l'estate. 
L'autunno è il periodo più bello dell'anno: è ancora caldo per qualche giornata di mare senza essere soffocati dalla folla, lunghe solitarie passeggiate in spiaggia con l'aria limpida e l'arcipelago toscano a tenerti compagnia. Allo stesso tempo l'aria è più fresca, per godersi la mattina uno sfuggente caffè sul terrazzo, con la mantella di lana sulle spalle; chiudere le finestre la sera, accoccolarsi sul divano per godersi quel senso di rifugio e protezione che ti da la casa, indossando la felpa, ma con i piedi ancora nudi. 
Portare il trench con la maglia a righe indossata in spiaggia, gli stivaletti con il vestito leggero, la borsa di paglia per fare la spesa al mercato; cucinare la zucca gialla e allo stesso tempo un pesto di basilico fresco. Il vino bianco ghiacciato a pranzo e il rinnovato piacere di un buon vino rosso corposo e caldo. Le giuggiole al mercato, le prime noci, la voglia di provare nuove cose, riscoprire le persone...e andare incontro al natale. Sì proprio il natale: già da adesso inizio a pensarci, non a sentirne già la magia, ma qualche idea per far divertire i miei figli o su come festeggiare, qualche ricetta...          
   

Ecco le mie pratiche di quotidiana semplicità per l'autunno:

  • esprimiamo gratitudine per i colori che l'autunno ci regala (fa tanto ragazza di New York in Central Park anche se si passeggia nel parco sotto casa): leggi il post sul QUADERNO DELLA GRATITUDINE.
  • Impariamo a capire chi, all'interno delle nostre relazioni sociali, ci arricchisce e ci fa star bene e chi è invece "un vampiro energetico": chi ci succhia energia? chi anche inconsapevolmente ti fa sentire a disagio, chi dice "io" dieci volte in 5 minuti di conversazione?chi dice "te l'avevo detto io!..., ma chi te lo fa fare?...ne sei proprio sicuro? Cosa fare contro i vampiri energetici? L'aglio non funziona (bè forse l'alito cattivo può tenerli lontano, ma non è una buona soluzione) è sufficiente ignorarli, fateli parlare, staccate la spina e poi chiedete qualcosa di personale forse anche loro si scioglieranno.
  • Proviamo a vivere in presenza, qui e ora. Senza teorie complicate. E' sufficiente immergersi completamente in quello che si sta facendo: sentire odori, vedere i dettagli, le sfumature, toccare. Non è facile per niente ma è tutto ciò che regala la vera serenità ( se vuoi puoi leggere questi post il minestrone medidativo  camminare è come meditare).
  • Recuperare una vecchia penna stilografica ed andare in  cerca di un negozio che ancora venda delle cartucce di inchiostro.
  • Fare decluttering in casa e riuscire ad eliminare ancora di piu l'inutile e il superfluo: iniziamo dai cassetti, uno al giorno o uno alla settimana, in base alla nostra disponibilità di tempo e se non sapete da dove iniziare leggete "Il magico potere del riordino" di Marie Kundo (insegna un metodo giapponese che promette di trasformare i nostri spazi e anche la nostra vita).
  • Iscrivermi ad un corso, trovare una buona associazione culturale che lo organizzi (i prezzi sono sempre ragionevoli perchè lo scopo principale non è il lucro ma la diffusione della cultura), vi si trova la vera passione e non i mercenari, gente che insegna perchè ama quello che fa e lo vuole condividere. Cucina fotografia, scrittura creativa...vedremo.
  • Individuare due tre spettacoli imperdibili della nuova stagione teatrale.
  • Programmare le visite da effettuare durante l'anno (mi raccomando per le ragazze pap test, mammografia dopo i trenta, esami del sangue, mappatura dei nei, esami feci e urine...).
  • Non perdersi, ogni prima domenica del mese, i musei aperti gratuitamente.
  • Nel saggio "Manuale di un monaco buddista per sconfiggere la paura degli altri di" Keisuke Matsumoto l'autore, citando a sua volta l'autrice Sonja Lyubormiski, indica tra le strategie da mettere in pratica per aumentare il nostro livello di felicità, quello di avere degli obiettivi, in quanto il vivere senza, equivarrebbe a trascorrere l'esistenza imitando gli altri. In realtà può accaderci di avere degli obiettivi ma scoprire poi che non erano realmente i nostri, ma indotti dal bisogno di riconoscimento e di avere un posto nella società (un fisico snello ed allenato a costo di immensi sacrifici, soldi spesi in abbigliamento costoso per farci accettare dagli altri ed invidiare dalle amiche più che per piacere personale e così via). Reimpariamo a capire i nostri veri obiettivi: ad essere in salute ed in forma in modo naturale e senza forzature, a spendere i nostri soldi per ciò che ci regala veramente un piacere duraturo.
Auguro un bellissimo autunno...a tutti compresi i miei "vampiri energetici", anche a loro piacerà la crema di zucca gialla?      

Altri post sulle "Pratiche di quotidiana semplicità":

Nessun commento:

Posta un commento